L’attore Carlo Pedersoli compirà gli anni domani."All’estero mi premiano. In certi Paesi sulle magliette al posto del Che ci sono io". Iniziò a recitare nel 1967, grazie a due cambiali in scadenza | Caro Bud Spencer, le pesano i suoi ottant’anni? «Per niente. Non mi sono accorto di esserci arrivato». |
«Credo presto, ora stanno facendo il doppiaggio».
Senta, tornando a Olmi, critiche entusiaste e sale mezze vuote...
«È il destino dei film di Olmi, un autore talmente geniale che non ha bisogno del successo delle folle».
Al contrario di Bud Spencer...
«Non esageriamo, non mi ritengo un attore, ma un personaggio molto fortunato, diventato popolare. Attore mi sono sentito per la prima volta proprio con Olmi».
Ma la critica la snobba e premi ne ha presi pochi...
«Pochi in Italia, a parte un premio Charlot nel Salento. Invece all’estero ne ho raccolti molti, da Berlino alla Spagna. A Parigi un’autorevole giornalista del Figaro mi ha commosso con le sue parole».
Come spiega questa disattenzione italiana?
«Mah, forse perché non sono gay, né trans e ho la stessa moglie da cinquant’anni».
Dispiaciuto? E in Italia? Scrivono più a lei o al suo socio, Terence Hill? |
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